Salve, sono Gengiv Kan

Sindrome dell'impostore

Salve, mi chiamo Gengiv Kan e sono un top manager di una multinazionale di attrezzature per studi dentistici. Con il sudore della fronte, l’impegno e la determinazione sono arrivato ai vertici dell’azienda dopo una lunga gavetta. Ora finalmente riscuoto successi e meriti, tutti mi stimano, i vertici dell’azienda mi apprezzano per i miei risultati, ma dentro mi sento un impostore, un bluff, e presto o tardi qualcuno di sicuro mi scoprirà. Nonostante i notevoli successi, dentro di me cova sempre una vocina che mi rammenta tutti i giorni che sono inadeguato, che fino ad ora sono stato solo fortunato, e che presto o tardi tutto crollerà e tutti capiranno chi sono veramente. Continuo a impegnarmi moltissimo, studio, lavoro, famiglia, formazione continua, ma più in alto salgo e più temo di cadere giù. Recentemente ho iniziato ad aver paura di prendere decisioni, anche quelle urgenti. Prima di decidere devo sapere tutto sull’argomento, ma proprio tutto, ma così non faccio altro che procrastinare le decisioni. Spesso chiedo il parere degli altri, ma certe decisioni dovrei prenderle da solo, sono io il manager, oppure mi affido ai miei superiori ma così perdo credibilità nei loro confronti. Già qualcuno penserà di sostituirmi, ne sono sicuro. A casa mia moglie, quando mi vede affranto dalle preoccupazioni cerca di convincermi razionalmente che sono una persona in gamba, che ho sempre superato le difficoltà della vita, ma più me lo dice e meno ci credo. A volte cerco di dialogare con la mia severa vocina interna, dicendomi che non è così, che non sono un incapace, che ho molte prove delle mie competenze e qualità, ma più parlo con la vocina e più diventa grossa e invadente. E da quando mi sono messo ad ascoltare gli altri colleghi, amici, mia moglie, per avere consigli sul da farsi mi sento bloccato, incapace di ascoltarmi, di prendere delle decisioni autonome, e l’azienda in questo particolare momento difficile di mercato non può aspettare. Cosa mi sta succedendo?