Salve, sono Al Phon

Dismorfobia

Salve, mi chiamo Al Phon ma tutti gli amici del gruppo mi chiamano solamente Al. Siamo tutti giovani adolescenti che si ritrovano all’improvviso un corpo nuovo fiammante da governare, ma difficile da governare com'è difficile guidare un’auto nuova, magari un bolide da corsa. Tutto il giorno sembra di stare in un concorso di bellezza continuo con giurie inflessibili, premi ai migliori e selezioni severissime, come in un reality, ma ancora peggio. Bisogna apparire belli a tutti i costi, altrimenti non sei nessuno, sei fuori, è la legge del gruppo. Nonostante i miei familiari mi rassicurino che sono un bel ragazzo, io non gli credo fino in fondo. I veri giudici sono i miei amici del gruppo che frequento, loro sono imparziali e crudeli. E così vivo nel timore di avere un corpo brutto, inadeguato, non all’altezza, e mi vergogno. Sui social ci sono corpi bellissimi, non c’è paragone con me ... la sfida è persa in partenza. Quando mi guardo allo specchio mi deprimo, sembro una rana. Ultimamente penso continuamente di essere brutto, è un pensiero incessante, estenuante, per questo quando esco tento di nascondere il mio corpo sotto strati di vestiti, oppure mi isolo in casa, mi ritiro, come un eremita e comunico solo col cellulare, ho solo relazioni virtuali e lì posso essere per alcuni momenti bellissimo. Recentemente ho tentato con grande sforzo di modificare il mio corpo per avvicinarmi ai modelli sui social facendo tanta palestra, ma con scarsi risultati. In palestra poi sono tutti più belli e muscolosi di me e ho rinunciato. Per un periodo ho smesso di mangiare per tentare di ridurre alcune parti del mio corpo che non mi piacciono, e sono ricorso anche a piccole automutilazioni come tagliuzzarmi gli avambracci o togliermi le ciglia una ad una pur di fermare i miei pensieri ossessivi e anestetizzare il mio dolore, la mia tristezza. Ma il mio corpo è sempre lì. Vorrei sparire. Gli altri sono tutti più belli di me.